Secondo quanto disposto dal D.Lgs. 152/06 (testo unico ambientale), si prevede che la classificazione del rifiuto sia a carico del produttore, e se ne assuma tutte le responsabilità in caso di errata classificazione. Per tutelare la propria azienda, il produttore, dovrebbe pertanto procedere in merito. Tuttavia per il conferimento presso impianti di recupero è stabilito che le analisi siano eseguite dal produttore, in occasione del primo conferimento all’impianto, e successivamente ogni 24 mesi (12 nel caso di rifiuti pericolosi), ed in ogni caso ogni qualvolta dovessero occorrere modifiche sostanziali nel processo di produzione che ha originato tali rifiuti.
VOI DOMANDATE, NOI RISPONDIAMO…
Le domande frequenti che riceviamo dalla clientela, e le risposte che abbiamo individuato per ognuna di esse.
In caso non abbiate trovato risposta alla vostra domanda, vi invitiamo ad inviare la vostra richiesta, provvederemo quanto prima a rispondervi.
L’accettazione dei vostri rifiuti, è soggetta ad alcune condizioni: sarà necessario essere dotati di iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, qualora si decida di effettuare autonomamente il trasporto dei rifiuti. Diversamente sarà necessario richiedere il trasporto ad un’azienda autorizzata. In ogni caso, prima di conferire i rifiuti presso i nostri stabilimenti, sarà opportuno richiedere un’offerta economica.
La compilazione del formulario è semplice, richiede solo un po’ di pazienza ed attenzione, ma con le nostre linee guida, riuscirete sicuramente a compilarlo senza problemi. Scarica la guida alla compilazione del formulario.
Il recupero dei rifiuti inerti, avviene grazie ad un insieme di operazioni che consentono il reimpiego nel settore delle costruzioni, di tutti quei rifiuti, che diversamente dovrebbero essere smaltiti, con costi altissimi. Il trattamento meccanico dei rifiuti edili, consiste in una riduzione volumetrica del prodotto finale rispetto al rifiuto originale, dopo un’attenta selezione dei materiali non omogenei (metalli, plastiche, terre, ecc…).
Innanzitutto si evita di incorrere in sanzioni penali, Il recupero degli inerti, è la soluzione ottimale per rispondere al problema dello smaltimento dei rifiuti, che consente quindi un notevole risparmio rispetto ad uno smaltimento chimico, e consente inoltre un possibile riutilizzo sempre nel mondo delle costruzioni. Inoltre si tutela il territorio, evitando di inquinare il suolo e le acque, con gli scarti della lavorazione lapidea ed edile.
La legislazione italiana in materia di rifiuti, antecedente al 1997, era stata formulata per lo più per arginare situazioni di emergenza ambientale. Il Decreto Ronchi del 1997 (D.L. 5/02/97 abrogato dall’art. 264, c. 1, lett. i del d.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006 che ne ricalca le linee), offre per la prima volta un quadro organico sulla normativa di questo settore, prevedendo precisi obblighi di indirizzo, di pianificazione e di attuazione della politica di gestione dei rifiuti. Con il Decreto Ronchi, che si muove in linea con le direttive dell’Unione Europea, le aziende operatrici nel settore della demolizione sono obbligate a compilare formulari di identificazione dei rifiuti.
Lo scopo è quello di prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti, valorizzare gli scarti attraverso il recupero, diminuire la quantità dei rifiuti smaltiti in discarica ed incrementare la raccolta differenziata per garantire l’alta qualità del recupero.
Questi fondamentali obiettivi si traducono nel campo delle costruzioni nell’ottimizzazione di alcune fasi del processo edilizio, ad esempio nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione di un green building. Tali fasi sono:
- fase di progetto – in vista dell’intero ciclo di vita del prodotto edilizio;
- fase di demolizione – come stadio iniziale del processo di recupero;
- fase della raccolta differenziata – per valorizzare il prodotto finale.
Dopo il decreto Ronchi è fondamentale citare il nuovo codice CER/2002 che classifica i rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione tramite codici che servono da riferimento per la compilazione del MUD, che a sua volta rappresenta un’ottima banca dati per la riorganizzazione del Catasto dei Rifiuti e dell’Osservatorio nazionale sui rifiuti.
Il riciclaggio dei rifiuti corrisponde ad un insieme di strategie mirate a recuperare dei materiali dai rifiuti, per un successivo riutilizzo, anziché smaltirli, e produrne di nuovi, con altrettanti scarti da smaltire.
La gestione dei rifiuti comprende un insieme di operazioni volte a gestire l’intero processo dei rifiuti; sono pertanto coinvolte le attività di raccolta, trasporto, trattamento (ossia il recupero o lo smaltimento finale dei rifiuti), il riutilizzo dei materiali di scarto, per ridurre gli effetti deleteri per l’uomo e per il pianeta.